Aneurisma dell'aorta: sintomi, diagnosi e trattamento

L' aorta e' il vaso sanguigno più grande del corpo umano; origina direttamente dal cuore e si divide in numerosi rami andando ad irrorare tutti gli organi.

L'aneurisma dell’aorta e' una dilatazione pericolosa di un segmento dell' aorta nel suo tratto toracico ascendente. Tipicamente si presenta per un indebolimento della parete aortica che si dilata raggiungendo diametri anche doppi rispetto alla normalità e provocando al tempo stesso la comparsa di insufficienza aortica.

Se non trattato l' aneurisma dell' aorta può rompersi per effetto della pressione sanguigna che preme sulle pareti indebolite provocando una massiccia emorragia spesso fatale.

Le cause

L' aneurisma dell’aorta colpisce più gli uomini. La sua formazione e' connessa con numerosi fattori di rischio:

  • Patologie dell' aorta: pazienti con valvola aortica bicuspide o patologie del collagene sviluppano aneurismi che si espandono rapidamente.
  • Familiarità: casi di aneurisma nella famiglia d’origine.
  • Aterosclerosi: e' il processo di ispessimento ed indebolimento della parete aortica come conseguenza dell' apposizione di placche di colesterolo.
  • Ipertensione arteriosa: valori elevati della pressione sanguigna causano lo sfiancamento della parete arteriosa e la conseguente dilatazione.
  • Eta': l' invecchiamento determina una perdita di elasticità della parete aortica; associata all' ipertension
    e arteriosa conduce alla formazione dell' aneurisma.
  • Traumi: contusioni a carico del torace, come avviene negli incidenti della strada, determinano lacerazioni della parete aortica e la formazione di una particolare tipologia di dilatazione chiamata pseudo-aneurisma.

I sintomi

L'aneurisma dell'aorta toracica spesso non causa sintomi.  

Raramente la progressiva dilatazione dell' aorta comprime gli organi adiacenti e determina la comparsa di:

  • tosse.
  • raucedine.
  • soffi cardiaci.  
  • mancanza di respiro.
  • formazione di emboli.

La rottura provoca dolore al petto o alla schiena. La improvvisa comparsa di un dolore toracico intenso va sempre indagata immediatamente.



La diagnosi

La maggioranza degli aneurismi aortici, non presentando sintomi, viene diagnosticata solo occasionalmente durante l'esecuzione di un esame radiologico od un ecocardiogramma.

E' durante la visita specialistica che, valutata la storia clinica del paziente e i fattori di rischio si richiedono gli esami strumentali per valutare la gravità del quadro clinico ed identificare il trattamento corretto. Per la diagnosi sono solito avvalermi di metodiche strumentali quali:

  • TC 3D (tomografia assiale computerizzata tridimensionale): indagine radiologica che utilizza i raggi X associati alla ricostruzione dell'immagine nelle tre dimensioni spaziali. E' una procedura che consente di ottenere immagini molto reali dell' aorta.
  • MR (risonanza magnetica nucleare): procedura che utilizza un campo magnetico e la ricostruzione al computer per generare immagini dell’aorta senza sottoporre il paziente ai raggi X. E' l’esame di prima scelta nelle donne in stato interessante.
  • Ecocardiogramma trans-esofageo: procedura che utilizza gli ultrasuoni generati da una sonda posta all'interno dell' esofago. In questo modo, si ottengono immagini in movimento delle dimensioni e della forma sia del cuore che dell' aorta toracica. L' ecocardiogramma trans-esofageo si esegue nel momento in cui l' esecuzione di un normale ecocardiogramma non risulta in grado di fornire le informazioni necessarie per la diagnosi ed il piano terapeutico. L' esame viene eseguito con una leggera anestesia; pertanto risulta ben tollerato dal paziente.

“Watchful” waiting

In un primo momento, se il paziente non presenta sintomi, l'aneurisma è di piccole dimensioni e non si evince una rapida progressione della dilatazione si può propendere per un atteggiamento conservativo.

La maggior parte degli aneurismi aortici sono a lenta crescita e non raggiungono dimensioni tali da richiedere l' intervento chirurgico, in genere 5-5,5 centimetri di diametro.

Durante il “watchfull waiting”, monitoreremo l'aneurisma con scansioni TC o MR ogni 6-12 mesi per cercare cambiamenti nella sua dimensione o forma.

Contestualmente verrà prescritta una terapia farmacologica che possa rallentare la progressione della dilatazione con farmaci per il controllo della pressione arteriosa e dei valori di colesterolo.

Il controllo della pressione sanguigna e del colesterolo può aiutare a prevenire la crescita dell'aneurisma. I farmaci antipertensivi abbassano la pressione sanguigna, alleviando la tensione sulla parete aortica e prevenendo la crescita e la rottura dell'aneurisma. Allo stesso modo, l'assunzione di farmaci per ridurre i livelli di colesterolo può rallentare l'aterosclerosi.

Ovviamente, quand’anche ci si trovi di fronte ad un aneurisma da non operare, sarà importante, in caso di improvviso ed intenso dolore alla schiena o al petto, segnalarlo immediatamente e recarsi al pronto soccorso più vicino.

La chirurgia

L'indicazione chirurgica tiene conto della posizione dell'aneurisma, delle sue dimensioni, di solito più grande di 5-5,5 cm, della corporatura del paziente e della velocità di progressione della dilatazione.

Durante l'intervento il segmento dilatato di aorta viene rimosso e sostituito con un tubo in materiale protesico che funge da nuova e resistente parete aortica. La procedura chirurgica, in casi selezionati, può essere eseguita mediante tecnica mini-invasiva. La ridotta incisione chirurgica, infatti, garantisce minor stress per il paziente ed un rapido recupero.


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