La tecnica di Ozaki
Cos'è la tecnica di Ozaki
La procedura è stata messa a punto dal prof. Shigeyuki Ozaki cardiochirurgo giapponese dell’Università di Tokyo e si serve del pericardio del paziente per creare una neo-valvola aortica senza ricorrere all’impianto di protesi biologiche o meccaniche. Dopo aver prelevato il pericardio stesso del paziente questa sottile membrana che avvolge il cuore viene sottoposta ad un attento processo di pulizia e stabilizzazione. Successivamente si misurano le dimensioni delle tre cuspidi aortiche e si procede a ritagliare dal pericardio del paziente tre nuovi lembi e ad impiantarli sull' anulus aortico. La tecnica di Ozaki si adatta alle caratteristiche anatomiche del paziente, la neo-valvola è come un abito su misura cucito appositamente per il paziente.
Quali sono i vantaggi ?
La tecnica Ozaki presenta numerosi benefici per il paziente: la protesi creata con il pericardio autologo ha una maggiore durata nel tempo rispetto alle protesi biologiche e, essendo costruita a partire da tessuto del paziente, non presenta rischi di reazioni da parte del sistema immunitario. L’intervento di Ozaki, inoltre, non richiede terapia anticoagulante neanche per un breve periodo post operatorio.
Chi può sottoporsi all'intervento di Ozaki ?
La procedura di Ozaki può essere eseguita sia in caso di stenosi valvolare aortica che di insufficienza indipendentemente dall'età del paziente. Si presta particolarmente ai casi di bicuspidia aortica, una malformazione congenita presente in circa il 3% della popolazione e che provoca una rapida degenerazione della valvola cardiaca, oltre che a tutti quei pazienti che per stile di vita o problemi clinici non possono o non vogliono assumere terapia anticoagulante. L'intervento in casi selezionati puo essere anche condotto mediante approccio mini-invasivo.